A pochi km da Ceglie Messapica, nella splendida campagna tra Ostuni e Cisternino, nel cuore della valle d'Itria, il complesso è stato restaurato di recente.
All'esterno sono state realizzate piacevoli zone di relax, al riparo dalla tramontana ed esposte al tramonto, per le giornate primaverili quando si ricerca il sole, o toccate dalle brezze estive per ripararsi dalla calura dell'estate.
Hanno così preso vita uno splendido pergolato in ferro battuto e canne (realizzato da un bravissimo artigiano locale su disegno della proprietaria), un divano di tufo e cemento per fare la siesta, e ancora zone di passaggio più spontanee che perimetrano la costruzione.
Una piscina che si snoda sinuosa come il movimento della terra nella quale è accolta, un miraggio caraibico iscritto nella storia della proprietaria.
La grande sensibilità dimostrata nella ristrutturazione ha permesso di conservare gli elementi caratteristici dell'architettura locale; piccole finestre per permettere alla abbagliante luce estiva di filtrare dolcemente all'interno, pavimenti in chianche originali, là dove è stato possibile e ancora il recupero dell'antica porta dingresso che ha richiesto un attento restauro.
La copertura a botte nelle vecchie lamie e il rifacimento dei coni utilizzando le vecchie chianche faticosamente reperite in loco da maestranze locali altamente specializzate, i rivestimenti esterni in sasso irregolari e i materiali di recupero, utilizzati all'esterno e come rivestimenti e pavimentazioni interne, rendono la casa particolarmente suggestiva e carica di personalità, una casa viva in ogni stagione e che d'estate si apre, quasi si dilatasse, ad accogliere i figli con i loro numerosi amici.
Toccare la pietra, capirne la resistenza, progettare nuovi spazi, riportare all'uso quotidiano quelle che sembrano a prima vista delle macerie, ha spinto la proprietaria a fare di questi luoghi il centro del suo lavoro di interior designer, occupandosi ormai a tempo pieno di ristrutturazioni e costruzioni di questi meravigliosi ambiente di vita.
Il restauro in chiave conservativa ha quindi privilegiato il ricorso a materiali locali: